Diana Parente

“Il mondo di Monica Melani era già dentro di me, l’ho riconosciuto e amato al nostro primo incontro. Il mio mondo variopinto, spesso disturbato dal passato e dalle sue illusioni, ha trovato attraverso Monica, il suo riconoscimento, il suo spazio, la sua vita.

Il suo mondo: un foglio bianco, acqua, colori (quelli dell’arcobaleno, ponte di collegamento tra il visibile e l’invisibile). Una grande attrazione per me!

La mia strada, parallela a quella di Monica, ha trovato il suo punto di incontro-intenzione a Bari. Non avrei mai immaginato che, per andare a Roma, sarei passata per Bari! Monica era lì per mostrare il suo metodo di Pittura Energetica alla Fiera del Levante; ed io tornavo lì dopo tantissimi anni.

Galeotte sono state le farfalle; una mostra di farfalle tropicali dal titolo: un tè con le farfalle. Grazie a loro, che hanno richiamato la mia attenzione, sono entrata in un mondo magico, variopinto, caldo e, inevitabilmente e fortunatamente, seguendo un percorso obbligato, sono arrivata da lei: la Maestra Monica Melani.

Sono entrata così in un mondo fatato, fatto di stoffe colorate, amache intrecciate, immagini, dipinti, parole, colori che, come uno specchio, mi ricordavano chi ero, cosa volevo e cosa stavo già facendo nel mio piccolo.

Il suo mondo, il mio mondo. Il suo stile, il mio stile. Il suo linguaggio, il mio linguaggio. La sua espressività, la mia espressività. La sua creatività, la mia creatività.

Tutto il mio potenziale embrionale l’ho ritrovato in lei, in una visione ampiamente allargata, ben più stabile ed in crescita esponenziale. Ciò che ho riconosciuto in lei erano i semi che in me erano pronti a germogliare.

È stato amore a prima vista per una donna…una Maestra. Dall’incontro alla decisione di iniziare un percorso con lei è passato pochissimo tempo, forse neanche un minuto. Perché quando con curiosità sono entrata nello stanzino dove lei operava con la sua pittura energetica, mi sono sentita subito a mio agio. Vi erano 4 ragazzi curiosi ed entusiasti di provare la sua pittura; io mi sono seduta tranquillamente sul mio sgabello e ho atteso il mio turno (anche a costo di perdere il treno che mi avrebbe riportato a casa, in Abruzzo, all’orario stabilito).

È stata, dopo la nascita dei miei figli, l’attesa più bella, perché finalmente avevo trovato l’imbocco di una strada tanto faticosamente cercata. Dietro una svolta o un cambiamento c’è sempre un lavoro di preparazione, di tentativi, di ricerca, di ostacoli da superare.

Monica rappresenta ciò che sono stata inconsapevolmente e ciò che potrò essere consapevolmente. Monica è la chiave di accesso alla mia essenza più vera, più chiara, più folle.

Lei è la chiave:

  • che mi dà la certezza che tutto ciò che ho realizzato finora non è stato vano e non andrà perduto;
  • che mi dà la certezza che sono tornata su questa terra per ricordare e guarire;
  • che mi fa scegliere il positivo e allontanare il negativo per guardare dalla giusta distanza;
  • che mi fa essere al posto giusto al momento giusto;
  • che mi dà la possibilità di aprire, ma anche di chiudere se necessario;
  • che apre tutte le porte, all’infinito, nel rispetto delle mie necessità;
  • di accesso a quel mondo sognato, meditato, visionato, intravisto e mai vissuto realmente;
  • della mia leggerezza, della mia fluidità, dei miei sentimenti più veri;
  • per sapere che ho ritrovato la mia parte mancante, quella dell’Amore soprattutto verso me stessa e verso gli altri;
  • dell’abbandono ma senza sentirmi abbandonata;
  • del cuore, che nella sua autenticità apre tutte le porte del passato, del presente e del futuro.
  • La vita è una girandola di colori e direzioni, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

In Monica, con Monica, da Monica a Roma, passando per Bari, ho trovato: Luce-Colore-Vibrazione ma anche affetto, stima, pazienza, comprensione, ascolto, attenzione…in una sola parola AMORE.”