Lettera di ringraziamento di Vincenzo Valenzi

Cari colleghi

reduce dalla battaglia di San Valentino, in quel di Alghero

Amore, che succede nel cervello

mi godo i frutti del grande lavoro del Gruppo di Fa Civiltà che hanno voluto invitarmi nel week end delle donne e nell’ambito dei miei improbabili tour europei passo da Roma a moderare una sessione sulle buone tecnologie che a ROMA AMOR vengono coltivate con una segreta ambizione che la scienza e la tecnologia con l’amore potranno tirarci fuori dal guado in cui viviamo.

Una travolgente Isabella Pilenga con le sue amazzoni romane guida il programma a segnare un nuovo impegno della cosiddetta Società Civile nella Governance reale di Roma e della Comunità in generale, sola speranza che si vada oltre il particulare che da troppo tempo ha preso in mano i destini del Bel Paese con i risultati che si vedono a tutti i livelli.

La mia lunga esericatazione tra scienza di frontiera e tecnologia

http://www.22passi.it/downloads/biorisonanza/qeddefinitivo.pdf

mi segue evidentemente, benchè sia noto come uno scapace della tecnologia e come un debole lavoratore (un intellettuale meridionale con braccia rubate all’agricoltura dove rendevo un po’ meglio anche con i mezzi meccanici, la zappa meccanica per l’appunto).

Oggi nella mia improbabile veste di futurologo posso parlare e presentare più che altro fatti e tecnologie vecchie, dalla tradizione medica spirituale Orientale che va trovando una dimensione biotecnologica di interesse scientifico di prima grandezza,alle tecnologie introdotte e bruciacchiate dal grande genio balcanico Nicolas Telsa, che anche nelle sue versioni più ardite e incredibili pare che trovino applicazioni che vengono praticate da decenni in ambienti militari e che declassate, sono pronte a transitare in ambito civile, nell’incredulità di un mondo che non crede ai suoi occhi, non trovando quanto vede nei solidi trattati cosiddetti scientifici, immemori che la scienza si occupa in particolare di ciò che accade oltre che del perchè

Le tecnologie pronte e gli stop

Ben venga un FESTIVAL DELLE BUONE SOLUZIONE vedasi programma allegato, come quello che va in scena a Roma sabato e domenica 7 e 8 marzo .

Molte cose debbono transitare dal Misticismo (di cui sono dense molte attività di cui si parlerà) alla Scienza e grandei centri sono impegnati in questo senso non solo a New Delhi.

Questo è anche compito della cosiddetta Big Science che non si può arroccare nelle Torri della presunta purezza delle grandi riviste e dei trattati ma deve sporcarsi le mani con l’esperienza reale che può portarci ad un migliore controllo della vita umana che tra un sogno spontaneista naturista e il sogno di potenza medica tecnologica ci tiene lontani da una possibile governance della salute su basi razionali e reali, (COME SI FA AD ESCLUDERE LA TRADIZIONE MEDICA CINESE O QUELLA INDIANA DALL FISIOPATOLOGIA E DALLLA NEUROFISIOLOGIA????)

La sfida continua anche grazie ai generosi sforzi di una Roma che vuole tornare agli antichi fasti grazie ai Romani che possono e debbono fare di più e nel week delle donne tocca a loro e all’altra metà del Cielo darsi da fare per un mondo migliore con le buone soluzioni pronte e da approntare, che sono destinate a farci vincere la sfida di uno sviluppo compatibile che possiamo mancare solo per cecità e menefreghismo, ma che questo week end mostra che si può e si deve fare di più. Grazie Isabella!!!

Cari saluti

Vincenzo Valenzi