Sono Guido Di Febo di anni 59, libero ricercatore. Fin da ragazzo venivo attratto da tutto ciò che era inspiegabile.
Ricordo che mia nonna mi regalò un libricino dei miracoli di padre Pio, letto e riletto migliaia di volte, ed ogni volta che lo leggevo dentro di me si verificavano sensazioni strane, che oggi posso dire: erano sensazioni di amore puro. In paese dove sono nato ero visto come quello diverso, con pensieri strani, quello che crede che i miracoli avvengono e possono avvenire a chiunque, quello che legge le carte, quello insomma con la testa tra le nuvole……………poi arrivano le prove, la vita. La vita mi ha messo a dura prova, oggi ringrazio quelle prove perché grazie a loro ho incontrato il Perdono.

Andiamo per ordine.

Sono nato in una famiglia normale mio padre operaio, mia madre casalinga e bracciante agricola, due sorelle ed un fratello. Mio padre per un periodo della sua vita è stato un alcolista ma di questo ne parlo dopo.

Non ho avuto conflitti (almeno così credevo) con i miei genitori da bambino, ma con la crescita sono iniziati i conflitti, le rabbie, ed i casini. Quante volte ho pensato che volevo un altro padre…………un’altra famiglia, magari famiglia benestante, e non come la mia dove ho visto solo la mendicanza (oggi dico che è quello che ho visto io il film che mi sono fatto).

A scuola non ero bravo soprattutto alle superiori, non sono mai stato bocciato ma mi sono diplomato con il classico 6 politico. Da bambino al paese ho iniziato a studiare musica e suonare la tromba, la banda i primi gruppi….. la bella gioventù………..poi…………….

Arriviamo negli anni 85/90: inizio a lavorare faccio una società e mi sposo.

Dal 90 al 94 ho combinato tanti di quei casini………………il mio socio fa scomparire 250 milioni delle vecchie lire, il mio matrimonio finisce e il rapporto con i miei famigliari è pieno di crepe. Vado via dal paese incontro la mia nuova compagna poi diventata mia moglie.

Chi è Dio? Questa domanda mi fu fatta da un prete. Eravamo in una stanza più persone ma il prete guardava me……Dio è amore ho risposto io……….da quella risposta e rinato Guido 2.0

In una notte in piena crisi tra attacchi d’ansia e crisi di panico mi torna in mente una preghiera: Signore fa di me uno strumento della tua Pace……………….e la preghiera finiva dicendo: perché è Perdonando che si viene Perdonati, e nel morire a noi stessi che si rinasce alla vita eterna.

Come dico sempre il Perdono mi “perseguitava” da anni, ma il mio ego il mio sentirmi superiore mi faceva dire: ah io devo Perdonare????no sono loro che devono venire da me strisciando ed implorarmi di perdonarli. Più dicevo cosi e più sprofondavo nella rabbia, nelle frustrazioni, e nella vendetta.

Dopo quella notte è iniziata la mia ricerca sul Perdono. Inizio a praticare il perdono grazie a louise Hay. Inizialmente ho iniziato a praticare così giusto per……..ma ho iniziato a vedere che alcune rabbie svanivano……….poi inizio ad intensificare la pratica scendendo sempre più in profondità. I primi processi sul perdono fatti su mia madre e mio padre, la mia ex moglie ecc hanno iniziato a dare i primi frutti. Cosi per anni ho continuato. Premetto la ricerca del perdono era una mia ricerca a livello personale, non volevo fare altro tantomeno far praticare agli altri, per tanti motivi…………….

Invece per caso incontro persone (che già conoscevo) che si iniziano ad aprire e parlare delle loro rabbie nei confronti del padre della madre dei figli, come fare a dire di no. A queste persone sono grato a vita perché  grazie al loro che sento il bisogno di essere guidato di continuare ad approfondire……….e nell’ultimo decennio che succede di tutto. Avevo bisogno di una scuola e grazie ad un regalo di mia moglie conosco Daniel lumera, scelgo la sua scuola, e poi il master. Nel frattempo facevo serate sul perdono ma sentivo che non era sufficiente. Sentivo quella voce dentro che diceva devi creare un qualche cosa che il Perdono entra subito come seme nei partecipanti. Effettivamente ero una fotocopia di tanti relatori. Essendo amante delle costellazioni, degli antichi sciamani che si riunivano ogni sera intorno ad un cerchio per risolvere le problematiche inizio a lavorare sul cerchio e dopo breve tempo è nato “il cerchio del Perdono.” Intanto io continuavo a lavorare su di me, ed ad ogni cerchio venivano persone con la stessa problematica mia che stavo trasmutando. Avevo da poco concluso un processo sulla dipendenza dell’alcol (durato 3 mesi) lavorando anche sugli antenati, che ad un cerchio a Fano incontro Sabrina moglie di un alcolista compulsivo e responsabile di Alanon parenti alcolisti anonimi, ed un fratello e sorella figli di un ex o quasi alcolista violento. (di questi due ci sono le testimonianze scritte del miracolo del Perdono)ormai sono abituato che nel cerchio avvengono dinamiche meravigliose si incontrano persone con la stessa rabbia, stesse situazioni, e a fine cerchio hanno iniziato la trasformazione.

Dopo un po’ Sabrina mi invita a fare un cerchio in Alanon li la mia emozione è stata tanta perché tante di quelle situazioni le avevo vissute io in prima persona, ad ogni partecipante ho rivisto le rabbie di mia madre, la paura mia e delle mie sorelle, ma dentro di me una pace ed un amore nei confronti di mio padre indescrivibili, il miracolo del Perdono per quella situazione dentro di me era avvenuto………………………

Oggi ad ogni cerchio che è cresciuto tantissimo avvengono miracoli…….

In questi anni ho fatto praticare e trasmutare tutto in dono parecchie persone con svariate problematiche, dipendenze, abusi violenze lutti.

Il perdono è il mio mondo, è il mio primo pensiero a dirla tutta sto pensando proprio i questi giorni di lasciare il lavoro per dedicarmi completamente al perdono.

Prossimi progetti portare il cerchio del Perdono per tutta Italia perché come dicono i partecipanti il cerchio è un’arma potentissima.

Sono Sabrina

Sono molte cose, ma sono anche una Alanon e lo sono perché ho sposato 25 anni fa un bevitore compulsivo. Con lui ho avuto due bimbe che ora sono ragazze. Con il troppo bere e il troppo fumare mio marito si è ammalato di due tumori incurabili, ma ha anche creato in noi ragazze tanta rabbia e tante delusioni ed è per questo che avevamo deciso di abbandonarlo a se stesso; pensavamo di scaricargli addosso tutto il nostro disprezzo, la nostra rabbia e delusione e fargli pagare così tutto quello che ci aveva fatto.

Poco prima che mio marito si aggravasse, ho incontrato Guido che pratica il Perdono, così ho deciso di fare due chiacchere con lui………………..ho cominciato a praticare il Perdono…………

Il Perdono mi ha salvato la vita, tante rabbie si trasformavano in dono, i dolori scomparivano e quando mio marito si è aggravato, l’ho accolto nella mia casa e tra le mie braccia. Abbiamo ripercorso i momenti belli della nostra vita e mi sono accorta che la rabbia mi aveva accecata perché di momenti belli ce n’erano ed erano anche tanti. Abbiamo rivissuto la nascita delle figlie, perché lui non aveva un ricordo chiaro, la sua mente era offuscata dall’alcool. Lì ho iniziato a ringraziarlo e a Perdonarlo e stranamente lo faceva anche lui, mi ringraziava e mi chiedeva di Perdonarlo.

Mi ha ringraziato perché gli ero vicina con amore, quell’amore che ci aveva unito e ci siamo ripromessi di ritrovarci ancora………

Questo è il regalo che mi ha fatto il Perdono e di riflesso a mio marito che ora riposa in pace ed ha lasciato il mondo con tanta serenità.

Il Perdono sta aiutando molto mia figlia Gloria che segue Guido e sta cercando con buoni risultati di perdonare il padre   me( perché di errori ne ho commessi e anche tanti) perché vuole vivere questa vita serenamente e con amore……….

Grazie a Guido che negli ultimi giorni di vita di mio marito mi è stato vicino, grazie alla sua accoglienza, grazie alla sua presenza, ma soprattutto grazie alla forza e alla potenza del Perdono.

Morena 56 anni, nel 2018 conosco Guido con cui ho fatto e sto facendo un percorso.

Quando la rabbia si impossessa di te, ogni cellula esprime questa emozione!

Non sei più lucido, intorno a te ci sono solo nemici da cui ti devi difendere, la tua vita è uno schifo ma naturalmente non per colpa tua ma dei tuoi genitori, di tuo fratello, dei tuoi amici, tutti erano sbagliati e mi facevano del male, naturalmente anche io ero sbagliata!

A 30 anni ho sofferto di depressione e ho iniziato il mio percorso per curarla ma negli anni la depressione è passata ma il mio ego fortificato.

A luglio del 2018 mi arriva un invito per partecipare ad un whorkshop, “il cerchio del perdono”.

Senza sapere di cosa si trattasse, chiamo per prenotare, sempre per la voglia di stare bene, sapevo che la parola perdono era importante,

Durante il tragitto per arrivare all'associazione mi davo della stupida, perché pensavo a tutti i lavori che avevo fatto in questi anni e non era cambiato niente, quindi ero arrivata alla conclusione che c'era qualcosa che non andava in me.

Mi sono detta questo è l'ultimo tentativo che fai poi basta. Sei tu che non vai !!!

Durante una pausa io e Guido scambiamo qualche parola e lui mi dice una frase che non dimenticherò mai, Morena sei una bella persona.

Io gli ho risposto, tu dici che sono una bella persona, allora perché sono sempre arrabbiata con mio fratello? Perché sono sempre avvelenata dalla rabbia, dalla frustrazione, e da mille paure che mi fanno sentire bloccata. Ho già lavorato con il perdono, ma niente non funziona, non funziona niente.

Sentivo che stavo morendo lentamente divorata dalla rabbia!!

Lui mi propone di fare un percorso e dai partire dai genitori …

Mi sono affidata a lui e la cosa che vorrei sottolineare che mi ha preso per mano e mi ha guidato piano piano in un percorso, non mi sono mai sentita sola, mai sentita sbagliata, dove l'impegno, la costanza, la determinazione, la voglia di ritrovare la capacità di amare in modo incondizionato, mi ha permesso di vedere la luce in fondo al tunnel e questo ha cambiato la mia vita. Ho iniziato ad entrare dentro le paure, a rivivere la sofferenza, e piano piano a lasciare andare

È un percorso che dura tutta la vita, è un modo di vivere.

Da quel primo incontro seguo i cerchi serali e giornalieri, perché in ogni cerchio si scioglie qualche dolore, si crea una magia con le altre persone, si amplifica il lavoro personale.

Lacrime, dolori vengono fuori ma sempre con tanto rispetto, senza giudizio.

Tutto sta cambiando, con mio fratello c’è comprensione, non mi sento più vittima, non mi sento inferiore a nessuno, so che il Perdono è uno stile di vita, ma come dice Guido il Perdono è ricordare come amare, rivivendo le sofferenze per poi trasformarle.

Grazie Guido per quello che sei, per quello che fai, ma soprattutto come lo fai.

Grazie Morena