COPPIA SACRA, COPPIA TANTRICA SESSO SACRO, ALCHIMIA TRASFORMATIVA FUNZIONI E DISFUNZIONI DI COPPIA

pubblicato in: Articoli Generali, In Evidenza

Di Auronur

La coppia è il più potente mezzo evolutivo. Nella coppia vengono fuori e si esaltano tutte le nostre luci e ombre. Ogni coppia può diventare coppia Sacra, anche se uno solo dei due lavora in quella direzione. È la cosa più semplice del mondo, ma al contempo la più difficile. Prima di parlare dei requisiti fondamentali perché ciò avvenga, voglio parlare della differenza tra Innamoramento e Amore. L’innamoramento è paragonabile ad uno stupefacente; è quando si riconosce nell’altra persona il proprio opposto, nel caso dell’uomo il suo femminile e viceversa nel caso della donna il suo maschile, quando c’è un riconoscimento del sesso opposto, ovvero quella piccola parte dell’opposto di sé che si conosce. Per fare un esempio nel caso di una donna; si innamora di un uomo perché lui agisce il suo maschile inconscio. Questo vale anche per le coppie omosessuali, anche se è maggiormente complessa. L’innamoramento è una fase molto facile; in questo breve periodo tutto scorre senza intoppi, tutto calza a pennello. L’Amore, quello vero, è un’altra cosa. L’Amore inizia veramente quando l’incantesimo cade, inizia quando si comincia a vedere chi si ha veramente davanti, quando si comincia ad accettare, amare e accogliere aspetti del sesso opposto che non ci appartengono, che ci sono alieni. Questo di solito accade quando non è più bello come all’inizio. Questo succede quando ci sono le prime crisi. Certo che all’inizio era tutto più bello e romantico, certo che era più facile; eri innamorato in realtà di un pezzettino di te che credevi nell’altro. Non è il partner che è cambiato; lui/lei è sempre lo stesso. È solo accaduto che ora vedi aspetti che prima non vedevi. Esempio: nel caso di una donna; eri rapita dal suo maschile che proiettava in lui. Stando insieme ti accorgi che nell’altro/a c’è anche qualcosa che non è casa, qualcosa che non ti appartiene. Ed è ora che comincia il vero lavoro su noi stessi e di coppia, è ora che può cominciare la coppia sacra, è solo ora che comincia l’Amore con la A maiuscola. Questo spiega anche perchè spesso ci innamoriamo sempre della stessa tipologia di partner. Ecco anche spiegato perché non può esserci Tantra e spiritualità di coppia in rapporti occasionali. Non diventi un Tantrico solo perché ti iscrivi ad uno dei tanti e costosi corsi che vanno di moda. Non è stando mezzo nudo tra belle donne, veli, fiori e incensi profumati che avrai l’illuminazione grazie all’energia sessuale. Quello è solo piacevolissimo folclore. Ma veniamo ora ai requisiti fondamentali per arrivare all’alchimia trasformativa. Il primo è Amare profondamente se stessi. Se non ami profondamente te stesso, entrando in una coppia essa diventerà inevitabilmente disfunzionale. Se non ami profondamente te stesso, non potrai mai amare veramente il tuo partner. Se non ami profondamente te stesso, nella dinamica di coppia diventerai da subito mendicante d’Amore. Il mendicante d’Amore turba costantemente l’equilibrio della coppia con una forte dipendenza emotiva. Tu mendicante d’Amore nella coppia chiederai costantemente e pretenderai dal partner di darti l’Amore che tu non sai dare a te stesso. Costantemente supplicherai, metaforicamente parlando, che esso accetti incondizionatamente quello che non accetti di te. Quali sono i segnali che sta avvenendo questa disfunzione di coppia? Basta porsi delle semplici domande e darsi risposte sincere. Le domande sono: Amo profondamente me stesso? Amo profondamente e incondizionatamente il mio partner? Cosa voglio veramente dal mio compagno/compagna? A quest’ultima domanda sento spessissimo rispondere “Voglio una persona che mi dia sicurezza, che sia generosa e amorevole, che sia tranquilla e che mi sostenga, che sia stabile, che sia fedele, cerco in lui/lei qualcosa che mi completi”. Ecco, queste risposte indicano che sei già o che sarai in una coppia disfunzionale, una coppia di bisogno, una coppia di compensazione. E quello che aggrava ancora di più è che anche l’altro/altra si porta il suo fardello: scarsa autostima, non accettazione delle imperfezioni, disamore per se stessi. Qui comincia la giostra: passerà 1, massimo 2 anni e cominceranno i problemi e le crisi. In questo tipo di coppia che è appunto una coppia di proiezione, comincerai a proiettare tutte le tue aspettative: lui/lei ha firmato il contratto e adesso ti amerà al posto tuo. Ci saranno tutta una serie di regole non scritte per far sì che non vengano sollecitate, toccate tutte le ferite, le fragilità, le debolezze sulle quali non si è lavorato. Si crea così una prigione. I componenti di questa coppia si alzano al mattino e devono ricordarsi ogni giorno cosa non si può dire o fare per non far stare male l’altro/a. Tutto questo è un’enorme dispersione energetica che non porterà mai ad una evoluzione spirituale della coppia. Non possiamo crescere con l’alchimia di coppia trasformativa se non abbiamo sanato i tre piani dell’esistenza, devi essere completamente sano nel tuo spetto triplice: corpo, anima e mente. Faccio alcuni esempi per spiegare meglio, esempi che mi riguardano anche personalmente. Ho scoperto che quando entro in una relazione divento subito aggressivo e oppressivo. In più quando sono solo desiderio molto un rapporto di coppia, ma poi quando lo ottengo voglio subito fuggire via. Bene, ora che vedo queste cose, come faccio per guarirle e tornare integro? Come faccio ad accettare, amare e trasmutare questi odiosi aspetti di me stesso? La soluzione è di riuscire a guardare queste cose da di fuori, con gli occhi del Padre e della Madre. Cosa fa un padre e una madre amorevole nei confronti del proprio bambino debole, fragile, impaurito? Lo coccolano, lo ascoltano, lo accolgono. Sono presenti, estremamente amorevoli ma fermi e lucidi, non alimentano le paure del bimbo e sono molto attenti a trovare soluzioni ai suoi problemi. Quindi, riferito al rapporto di coppia, sei tu e solo tu che ti prendi cura delle tue ferite, dei tuoi limiti e del tuo dolore, e se non riesci ti fermi e continui a lavorarci, fino a quando non risolvi. E solo quando risolvi e riesci nell’intento puoi rispondere nuovamente alla domanda “Cosa voglio dal mio compagno/ compagna?”. La risposta sarà “Nulla, non voglio nulla, voglio solo stare bene insieme”. Dal momento che ti innamori profondamente di te non hai più bisogno di niente. La coppia sacra è una coppia dove le due persone stanno bene insieme, nessuno dei due pretende, si aspetta qualcosa dall’atro e nessuno proietta niente sull’altro. Il secondo requisito fondamentale perché una coppia si trasformi in una coppia tantrica è che ci sia una forte energia sessuale, completamente appagante, nutriente e coincidente con la propria. E qui è fondamentale che non devi mai e poi mai accontentarti, ma continuare a cercare e sperimentare fino a quando non la trovi. Ci sono molti archetipi di maschile e femminile e non puoi dire di stare con quello giusto fino a quando non li hai sperimentati tutti. L’energia sessuale è il primo nutrimento per la coppia Alchemica; l’uomo è donatore e la donna raccoglitrice e trasformatrice. Spesso si tende a negarsi e a non baciarsi o fare l’amore dopo una discussione o un litigio; questo è un grosso errore, perché invece è proprio in quei momenti che andrebbe fatto di più. La vera perturbazione del litigio non dura che pochi minuti. È invece la proiezione mentale e la reiterazione dell’evento che riaccende questo stato d’animo e lo fa rivivere ancora e ancora e ancora, trascinandolo per giorni, mesi, anni. La vera coppia sacra che ambisce all’alchimia trasformativa usa queste occasioni, questi attriti per sperimentare la grande forma trasmutativa dell’atto sessuale. Terzo requisito fondamentale per il sesso sacro è fare l’amore in presenza. La parola “sesso” deriva dal latino e significa “sei”. Il sei è composto da due volte 3; il 2 è la dualità della coppia e il 3 è l’aspetto triplice dei due individui che si fondono insieme. La presenza è esserci nella completezza del proprio aspetto triplice corpo, mente, anima. Ovviamente corpo, mente e anima sani, integri e risolti anche la ritualità da meditazione e la contemplazione aiutano molto se svolte tempo prima con intensità, metodo e costanza. La ritualità comprende anche la preparazione dell’alcova, la purificazione dell’ambiente con tecniche ben precise, la cura di riservare all’atto un tempo di qualità scevro da disturbi, incombenze e perturbazioni esterne. Inoltre, non è necessario pretendere dal partner lavori trascendentali o sfinirlo con estenuanti discorsi spirituali e filosofici. Pensiamo a quello che dobbiamo fare noi, non conta cosa fa il partner, basta che sia pulito energeticamente e fisicamente e che abbia buoni sentimenti. Non è importante che l’altro/a faccia i nostri percorsi e le nostre pratiche (anche se ovviamente sarebbe l’ideale). Quello che conta veramente è il lavoro che facciamo su di noi quotidianamente nel corpo, nella mente e nell’anima. Se credi profondamente nel tuo progetto evolutivo, se credi nella potenza divina della tua Anima, è sufficiente per entrambi, l’altro/a evolve lo stesso per trascinamento. Fare l’amore in presenza richiede mente sgombra da faccende quotidiane, totalmente liberi da frustrazioni e depressioni del passato e ansie e preoccupazioni del futuro. Ultimo requisito fondamentale pe runa coppia Tantrica è avere cura dell’Egregora. L’Egregora, chiamata anche forma-pensiero o guardiano della soglia, è la manifestazione concentrata e vivificata nei mondi sottili dell’energia spirituale che si forma all’interno di una comunione umana tra due o più individui. Ogni contesto di aggregazione che si identifica in un credo, un’ideologia, un pensiero o un’emozione dominante genera un’Egregora. Anche cose non direttamente collegate alla spiritualità, per esempio un partito politico o una tifoseria sportiva. L’Egregora può essere più o meno forte, può essere potenziante o vampirizzante, angelica o demoniaca. Ogni Egregora ha bisogno di ritualità e simbologia che si rinnova ciclicamente e ritmicamente. Quando è curata, magnificata e onorata, rinforza, ispira, accresce chi l’ha formata. Quando invece è trascurata, sminuita, offesa e manipolata, può depotenziare, ossessionare e addirittura far ammalare chi è sotto di lei. Ma concentriamoci sulla sublime, magnifica, vivificante Egregora di una coppia operante nell’alchimia trasformativa. La parola “Egregora” ha un’etimologia che deriva dal greco che significa “Guardiano/Sorvegliante”. Nella maggior parte dei casi questi concetti vitalizzati rimangono di bassa vibrazione, o anche definite Egregore orizzontali. Nel caso invece di una coppia Tantrica iniziatica, ha vibrazioni altissime ed è definita Egregora verticale o ascenzionale. Una coppia che pratica sesso sacro deve avere molta cura dell’Egregora che ha generato. È molto potente, molto sensibile, bisogna stare attenti a pensieri comportamenti dissonanti con la sua natura, evitare parole blasfeme e atti dissacranti che potrebbero facilmente intaccarla. Più si ambisce a grandi altezze e più è devastante la caduta nel caso si dovesse cadere. La consapevolezza che qualcosa si è rovinato è immediata, e immediata deve essere la cura per porre rimedio. L’energia sessuale è molto più importante di quello che si pensa e che viene detto. L’energia sessuale è l’energia più potente che esiste, un’enorme energia primordiale e creativa che l’Uomo e la Donna hanno a disposizione. Essa è strettamente legata all’arte e all’espressione del corpo. Nel corso della storia tutte le più importanti e grandiosi opere d’arte (pittura, scultura, scrittura, teatro, poesia, musica, danza) e le più significative invenzioni e ispirazioni, sono frutto di un’energia sessuale bel equilibrata, ben padroneggiata e soprattutto ben direzionata. Quando parlo di energia sessuale ben direzionata, mi riferisco alla pratica dell’orgasmo verticale, quello che va verso i chakra alti. Quando, come spesso accade, l’orgasmo va verso i chakra bassi, si ha invece l’orgasmo orizzontale. In questo caso il risultato è ben diverso: nella migliore delle ipotesi avrai sonno, spossatezza, insensibilità, ottundimento, senso di solitudine e di vuoto. Mentre, nei casi peggiori può sopraggiungere: frustrazione, depressione, perversione, fino ad arrivare nei casi più estremi a un grave conflitto interiore e istinto di distruzione. Nel Tantra, l’orgasmo non è mai disperso e diretto verso l’esterno, ma diretto verso l’interno, sublimato verso l’alto e accumulato. Nel caso dell’uomo, se l’orgasmo avviene in questa modalità e nella profonda presenza a se stesso e ricordo di se, non ci sarà nessuna emissione di seme. Tutto questo ovviamente, come ho già spiegato, è un punto di arrivo nell’alchimia interiore e non un punto di partenza. Per arrivare a questa sublime padronanza è necessaria una grande purificazione, un grande lavoro di pulizia mentale ed emotiva. Lavoro che va fatto prima di cominciare ad accumulare energia sessuale. È un processo meraviglioso che vale assolutamente la pena intraprendere da subito e che rende la vita qualcosa di eccezionale e degna di essere vissuta. Quando sei in questo stato sublime sei con ogni cellula del tuo corpo, profondamente connesso a te stesso e alla tua Anima, ed è qui che tutto il tuo essere e tutta la tua energia nel suo aspetto triplice danza con l’energia triplice della tua compagna/compagno e si trasforma in Arte. Infatti la parola Tantra e la parola Danza hanno la stessa radice etimologica TAN che significa “Espansione”. È infatti muovendosi e danzando che gli esseri umani sentono l’importanza di essere vivi nel corpo. Quando gli esseri umani sentono la vita che scorre in loro, sono inarginabili, incontenibili, invulnerabili, incorruttibili ed è impossibile condizionarli o manipolarli. Questo spiega perché in questa era di transizione evolutiva così importante per la nostra specie, siamo vittime di tutta una serie di restrizioni che ci impediscono di muoverci, di esprimerci, di amare, di respirare. Siamo stai derubati della possibilità di danzare e cantare sulla nostra amata Madre Terra, siamo stati defraudati della nostra arte, del nostro eros, della nostra sessualità. Tutto quello che sta avvenendo ci ha destabilizzati e depotenziati e quelli più colpiti sono i giovani. Giovani che non hanno ancora assaggiato l’ambrosia della vita. Giovani che questo sistema vuole cianotici, sedati e fermi dietro a uno schermo. Tutti automaticamente diagnosticati bisessuali e psicolabili. Giovani costretti ad apprendere una cosa così importante e sacra come la sessualità dal pornoweb e dal sentito dire. Giovani sempre più disorientati e depolarizzati, resi così totalmente manipolabili. La sessualità sacra è l’unico approccio vero, sano, naturale, alla vita, alla gioia, all’esistenza, ridotta ad una stereotipata e squallida ora di attività fisica. Mai come oggi è urgente che disseppelliamo per loro queste preziose informazioni sepolte da strati e strati di tabù religiosi e preconcetti culturali. Come ho già spiegato nel capitolo “L’usurpazione del potere femminile” possiamo farlo senza impiegare lontane filosofie orientali, e rimanendo nella nostra area geografica. E’ attingendo al nostro antico sapere che avremo tutte le risposte, le verità e le metodologie per trattare e divulgare questi preziosi argomenti. Su quello che detto fino ad ora qualcuno potrebbe obiettare dicendo “Ha senso stare in rapporto di coppia a cui mancano alcuni o anche tutti i requisiti per diventare una coppia sacra, o cercare l’uomo o la donna giusta per noi in un mondo dove almeno il 99% della popolazione non ha ancora raggiunto un livello evolutivo tale da aver sanato e integrato il proprio aspetto triplice?”. La risposta è “Si, ha senso!”. Ha senso nel momento in cui si è consapevoli di chi siamo, di quello che non abbiamo risolto, di quello che proiettiamo. Ha senso se, pur sapendo chi abbiamo davanti, pur sapendo che difficilmente cambierà, siamo in grado di non darlo/a mai per scontato, siamo in grado di stupirci ancora e rinnovare in nostro amore ogni giorno. Ha senso se abbiamo un intento inflessibile che la coppia in cui sono, diventi una coppia tantrica. Ha senso se tutto quello di disarmonico e disfunzionale lo vedi, lo accogli, lo accetti e ci lavori come qualcosa che riguarda solo te stesso. Sia ben chiaro che mai e poi mai devi stare in un rapporto violento, sia se si tratta di violenza fisica, che psicologica. La violenza è la coercizione in ogni sua forma, va sdradicata sul nascere e alla prima avvisaglia devi lasciare subito quella persona e non rivederla mai più. Parlo specialmente agli uomini, mai e poi mai devi mostrare aggressività, mai neanche alzare la voce o annichilire l’atra persona. Appena ci sono sintomi, appena senti che sta per montare qualche sentimento, esci immediatamente dal contesto e vai a scaricarlo fuori, lontano, in qualsiasi modo. Questo vale anche per le donne, ovviamente. Mai nella coppia si deve obbligare il partner a rimanere se vuole allontanarsi, anzi è quello o quella dei due più calmo/a che si deve e si può rendere conto più lucidamente che sta montando qualcosa e che i discorsi da lì in poi sono in caduta libera verso il litigio e lo scontro. Mi rivolgo ora alle donne. Sappiate che anche il silenzio, il non rispondere e l’ignorare sono una forma di aggressività psicologica, della stessa gravità di chi urla e inveisce. La potrei definire la forma yin dell’aggressività. Ogni qual volta nella dinamica di coppia arriva qualcosa che ti fa rattristare, arrabbiare, innervosire, ingelosire, imbestialire, ti fermi un secondo e la scolleghi da quello che l’ha provocata, ti occupi di quella cosa senza preoccuparti di cosa l’ha generata. Agisci su quell’emozione dominante senza re-agire verso chi l’ha provocata. È un’opportunità incredibile di crescita. Ecco perché va bene anche stare in una coppia disfunzionale. Mai e poi mai devi comprimere emozioni, ma neanche mai scaricarle o sfogarle davanti alla partner a costo di andare a rompere i piatti nel bosco (se lo fate, mi raccomando raccogliete i cocci!). Se l’uomo. E specialmente l’uomo, è aggressivo, becero, sgarbato, urla, inveisce e rompe oggetti davanti alla donna, compie una cosa gravissima e rischia di perderla per sempre, perché infrange la regola del protettore. Ogni volta, prima di parlare, usa la regola dei tre setacci. La regola dei tre setacci risponde a tre requisiti: quello che sto dicendo è utile, vero, gentile. Mai cominciare un discorso con “tu hai detto! Tu hai fatto!”. Comincia invece i discorsi, disinnescandoli, iniziando con “dentro di me ho sentito questo, ho interpretato così quello che è avvenuto, rispetto alla tua azione e alle tua parole provo questa emozione e mi sento di fare questo o quest’altro”. Questa è la differenza tra agire e reagire. Mai bloccare le emozioni ma agirle consapevolizzandosi di cosa ti hanno mosso dentro. Mai rinfacciare qualcosa del passato. Superata una crisi, non se ne parla mai più. E se non l’hai superata, continua e continua a parlarne e ad occupartene fino in fondo, anche fino a lasciarsi. Devi sempre trattare il tuo compagno/compagna con i guanti, fare spesso complimenti con trasporto e ammirazione. Se diamo qualcosa di scontato all’esterno, diamo qualcosa di scontato in noi. Riesci tutti i giorni a vedere il suo valore e a ricordarglielo, ricordando quindi il tuo? È inutile fare i grandi spiritualisti, meditare, leggere libri sacri, accendere incensi e candele e fare rituali, quando poi con un nonnulla distruggi, facendo o dicendo qualcosa, tutto quello che di sacro si era costruito, ferendo a morte l’egregora della coppia. Viviamo con l’altro come se fosse l’ultima volta che abbiamo l’occasione di vederlo e celebrarlo. La coppia sacra è questa, una coppia che anche dopo anni riesce a rinnovarsi e a stupirsi e a scoprirsi. Una coppia che esce dal giudizio, dai pensieri oscuri e dalle emozioni non gestite. Una coppia capace di togliersi dalla certezze della mente razionale. Ora, per finire, alcuni consigli, molto pratici. Per le Donne: la mente dell’uomo è lineare. A vuol dire A, B vuole dire B. Se volete qualcosa da un uomo basta chiederglielo, lui sarà felice di accontentaarvi. Se qualche cosa che ha detto o ha fatto il vostro uomo vi ha fatto soffrire o vi ha dato fastidio, ditelo molto tranquillamente, ma ditelo subito. Inoltre! Sfatiamo per sempre la leggenda che spesso si sente dire: “ io riuscirò a cambiarlo”, il mio amore è così forte che lo cambierà!” , care donne sappiate che il vostro uomo non cambierà mai. Potrà sicuramente per amore; snaturarsi, si certo, assecondarvi, auto convincersi delle vostre idee, compiacervi, recitare la parte, ma il tutto sarà devastante per l’evoluzione della coppia. Per gli uomini: le donne sono enormemente complesse sia nella mente che nel corpo. Uomini, considerate la vostra Donna come un tempio sacro, l’unico posto in cui potete evolvere ed entrare in contatto con il Divino. Ascoltate e adorate tutto quello che le donne fanno e che dicono, anche se non comprendete tutto. Rispettate i cicli e le fluttuazioni femminili, siate presenti senza opprimerle. Proteggetele senza invaderle. La donna vive nel giro di un mese quattro archetipi: 1. luna crescente – fase preovulatoria – archetipo della Vergine / 2. luna piena – fase ovulatoria – archetipo della Madre / 3. luna calante – fase premestruale – archetipo dell’Incantatrice / 4. luna nera/ nuova – mestruazione – archetipo della Strega