Auronur: “L’Usurpazione del Potere Femminile”

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Nel trattato che segue cercheremo di capire come siamo arrivati a questo punto, cosa è avvenuto veramente nella storia. Cosa ha creato questa fattura tra il mondo maschile e il mondo femminile. Dobbiamo conoscere le vicende aberranti, con lucidità e passione, senza giudizio. Dobbiamo fare questo per provare a porre rimedio in questa epoca ormai allo sbaraglio. Dobbiamo assolutamente rivivere le fratture, trasmutarle, trascenderle e provare a guarire insieme.

Per fare questo dobbiamo tornare indietro nel tempo, molto indietro, nella preistoria dal 9000 al 3000 a. C..

Da studi relativamente recenti iniziati negli anni 70, tra Europa e Medioriente, da archeologi e antropologi, tra i quali spicca l’archeologa lituana Marija Gimbutas, autrice del libro “Il linguaggio della Dea”, viene scoperta un’antica civiltà Matriarcale; anzi più giusto dire Matrifocale. Si trovano concrete prove e reperti tra Africa, Europa, Balcani, Mediorente e Asia. Siamo ancora nell’età del bronzo, ma quello che viene scoperto non sono solo villaggi o piccoli insediamenti seminomadi ma vere e proprie città ben strutturate e organizzate, con architetture sofisticate, acqua corrente calda nelle case e fognature, capaci di manufatti di grande pregio, molto esperti nella tessitura, nella ceramica e nella metallurgia. In questa società esiste già l’arte e la scrittura. Quello che avevano scoperto erano le società gilaniche. La parola “gilanico” deriva dal greco “Ginè” che significa “donna” e “Andros” che significa “Uomo”, unite al centro dalla lettera “L”, che significa “Unione”.

Alcune di queste città studiate sono Gobelki Tepe, Catalhoyok, Manhenjo-daro, Derinkuyu…. ma sono veramente tantissime. Tutto questo sconvolge gli storici e non viene accettato subito. La cosa che sconvolge è che in tutti questi insediamenti non si trovano segni di potere o segni di guerra. Non vengono ritrovate in nessun caso armi o fortificazioni. Dai manufatti si nota invece una cultura pacifica e Matriarcale. Anche nelle sontuose sepolture si evince una netta parità tra Uomini e Donne, senza Re, Regine o Caste. Tutti questi insediamenti sono contraddistinti dallo stesso culto: il culto della Dea Madre. Le opere d’arte ritrovate sono quasi tutte a tema sessuale, sia maschile che femminile. Il tema che ricorre in tutte le sculture e pitture è quello di scene idilliache orgiastiche, del sole, della natura, della gioia e dell’abbondanza. Appaiono continuamente simbologie di armonia, unione e mutua assistenza. La spirale è il simbolo che viene più spesso utilizzato. È una vera e propria proto scrittura comune a tutti i siti rinvenuti nel mondo. E tutti sono celebrativi della bellezza del mondo, della fertilità, della gioia e dell’amore. In questa società c’è la cultura dell’amore libero. Non esiste il concetto di verginità, anzi viene posta la necessità dei rapporti prematrimoniali. Era impensabile sposare una figlia che non fosse già gravida. C’è una visione del sesso rovesciata rispetto a oggi: le ragazzine sono spinte dalla madre a masturbarsi. Questo ha vari scopi, tra cui stimolare lo sviluppo degli organi sessuali, in alcuni casi venivano invitate ad usare oggetti fallici di misura crescente per aumentare l’elasticità e la muscolatura, in modo da non avere in seguito problemi durante il parto. Infatti con il Patriarcato tutte queste cose verranno demonizzate: meglio che la fanciulla muoia di parto piuttosto che abbia dei rapporti con se stessa. La masturbazione viene considerata inaccettabile. In questa comunità non esiste la gelosia, ci sono matrimoni di gruppo, per esempio una donna può sposare tutti i fratelli di un’altra famiglia, ha la possibilità di avere rapporti fuori dal matrimonio in occasione di alcune feste particolari. Infatti anche il detto “a carnevale ogni scherzo vale” deriva da questo. In queste epoche si sviluppa anche la prostituzione templare (prostituzione sacra), l’ospitalità sessuale e il mito dello Straniero. Quando un uomo forestiero arrivava in un insediamento, la prima cosa che doveva fare, se era una persona ben educata, era quella di giacere con tutte le donne in età da marito, perché apportava all’etnia nuovo DNA e i bambini nascevano più forti, grazie alla differenza genetica. Queste usanze si sono conservate ancora oggi in alcuni villaggi africani ed eschimesi.

Un’altra costante sono i riti orgiastici sacri, per esempio gli orgasmi delle vestali, atti a favorire le guarigioni o i raccolti. Di questo tratteremo nel capitolo della “coppia tantrica”

Ma veniamo ora al punto in cui avviene la frattura, al punto in cui si perde tutto questo. È circa nel 3000 ac che avviene qualcosa che turberà tutto. Avviene nelle fredde steppe dell’Eurasia, molto a nord. Lì cominciano a svilupparsi delle etnie completamente diverse. Erano questi, degli allevatori nomadi, uomini inferociti da freddo, carestia e durissime condizioni di vita. Le lunghe transumanze, sempre in cerca di nuovi pascoli per il bestiame, li obbligavano a lunghissimi periodi di astinenza, erano uomini molto crudi e gretti che spesso si accoppiavano tra di loro o con animali. Uomini nati da donne stuprate che a loro volta stupravano donne appena ne avevano occasione.

Iniziò qui a nascere una cultura patriarcale che in seguito esplose per vari fattori. Uno di questi è la scoperta del ferro, quindi la possibilità di costruire armi e carri leggeri. Poi la consuetudine di cavalcare renne e in seguito cavalli. Ma il fattore più grave, che può sembrare assurdo ma è assolutamente reale, è la follia e il disturbo delle loro menti, indotta dall’usanza di fasciare i neonati e i bambini molto piccoli. Si praticava questa barbara usanza di fasciare completamente, anche le braccine, di queste povere creature, povere piccole mummie, per la comodità e la praticità di poterli legare alle selle e ai carri nei continui spostamenti. Nella totale impossibilità di muoversi ed esprimersi, e continuamente sbatacchiati dal movimento, semplicemente impazzivano. Quindi la concomitanza di questa crescita disturbata, unita alla feroce durezza dello stile di vita, all’attaccamento alla proprietà privata (nel loro caso, il bestiame), genera una popolazione cattivissima, che armata di lance e potenti archi, comincia a razziare, predare e uccidere. Queste orde barbariche, in seguito chiamati Kurgan, non avendo nessuno che li contrasta e capaci di percorrere velocemente grandi distanze, scendono verso le floride pianure e devastano tutto quello che incontrano. C’è un lungo periodo di resistenza da parte delle culture matriarcali, che si snaturano anch’esse armandosi e fortificando le proprie città. Nel giro di 1000 anni, i patriarcati sono ovunque, sono loro i signori della guerra e i primi proprietari terrieri; nasce anche la schiavitù, la moneta e la proprietà privata, e niente sarà come prima. Alcune delle etnie, le più isolate, conserveranno tracce della meravigliosa e ormai persa cultura Matrifocale, ma sono pochissime. Una di queste, gli Etruschi. L’energia maschile prevarica e reprime tutto ciò che ci connetteva alla madre terra, al Femminino Sacro, al Divino

Passeranno diversi secoli prima che qualcosa provi a ridare il giusto equilibrio e ripristinare il potere femminile sulla terra. Questo qualcosa è una donna nata in Palestina intorno all’anno 0, chiamata Miriam, nome che deriva dall’egiziano Merit, che significa “benamata”. È lei il Messia che tutti aspettavano. Verrà conosciuta in seguito come Maria di Magdala, la città dove nacque, o anche come la Maddalena. È lei che incarna il principio cristico sulla Terra; è lei la vera depositaria della Gnosi Mistica; è lei la Madonna Nera; è lei Iside Sophia; è lei il Santo Graal; è lei che diffonderà il verbo; è lei che insegnerà al Mondo la vera guarigione essena. Miriam è una donna istruita, molto ricca e facoltosa, cosa impensabile per quel tempo. Nacque nell’anno 3 sul lago di Tiberiade; fin da bambina esperta di erbe, essenze e capace di sanare e guarire. Fu una donna che ebbe il coraggio di rompere e stravolgere tutti i vecchi schemi. Il suo amato discepolo e compagno è Gesù. Entrambi furono iniziati nella setta Ebraica degli Asceti Esseni a Qunram. Fu sempre Gesù ad esporsi: predicava, faceva proseliti, persino gli apostoli non sapevano che era lei la Maestra; in quell’epoca le donne erano considerate meno del bestiame. Gli studi fatti negli ultimi anni, dopo i ritrovamenti dei “rotoli del mar Morto”, “I Vangeli secondo Maria” e i Vangeli Apocrifi (apocrifo deriva dal greco e significa celato, cioè riservato agli iniziati), si sono scoperte tantissime cose meravigliose su questa eletta coppia di Iniziati. Ci sono una moltitudine di fatti completamente distorti dalla chiesa cattolica. È stato tutto storpiato dai patriarchi per interesse e per mantenere il potere dei secoli, usurpandolo al femminile, usurpandolo a Miriam. La profonda intimità e affinità che aveva con Gesù, le tecniche tantriche sempre più sublimi, la portarono alla completa realizzazione animica e spirituale. Quando si dice che vicino a Gesù espulse sette demoni, in realtà significa che grazie all’enorme energia vitale che scaturì in lei, i suoi sette chakra si aprirono completamente. Miriam dimostrò la sua superiorità quando preparando Gesù alla crocifissione lo unse nel capo e nei piedi con il pregiatissimo olio di spigo nardo. In molti testi dell’antico testamento (nel levitico) ungere la testa di qualcuno attestava la propria superiorità spirituale. È lei che ungendolo sopra e sotto lo collega al Cielo e alla Terra e lo tiene in asse; e quando la morte sulla croce lo purificherà, il principio cristico potrà scendere in lui. Infatti Cristo significa “unto”. È lei che dopo tre giorni lo resuscita, proprio come Iside resuscita Osiride ricomponendo il suo corpo. Il loro cammino di unione, consapevolezza e purificazione era compiuto. Ora avevano reintegrato le loro parti, maschile e femminile; ora erano nella perfetta armonia e poterono generare il bambino d’oro Horus. Nei mesi che seguirono la crocifissione, iniziò la persecuzione di tutto l’entourage che era vicino a Gesù. E Miriam, che da ora chiameremo “la Maddalena” fu costretta con un cospicuo gruppo di fedelissimi, ad andare in esilio. Andò nel sud della Francia. Era incinta o con una bambina appena nata: Sara. La figlia di cristo. Dopo alcuni anni di predicazioni, miracoli e guarigioni, si ritirò a san maximin. Lì rimase per 30 anni chiusa in una grotta, da dove, con il suo enorme potere, potè espandere il principio cristico in ogni parte del pianeta Terra e oltre.

Nei secoli che seguirono, assisteremo da parte della chiesa cattolica, nei vari concili, a quello che sarà il più grande insabbiamento della storia. Tutte le aberrazioni, le negazioni e gli stereotipi su di lei crearono un modello femminile da detestare e da sottomettere. Tutto ciò limitò enormemente la potenza del femminile e dell’eros della Dea, sia negli uomini che nelle donne. Siamo una delle poche civiltà che ha come mito di origine quello di antagonismo e di inimicizia tra i due sessi, e di svalutazione del femminile. Nei secoli che seguirono, mentre l’Impero Romano si trasformava nella chiesa Romana cattolica, si evolveva e ramificava segretamente una stirpe di sacerdotesse eretiche in diretta discendenza matrilineare con la Maddalena, appunto chiamate le Miriam, con il culto della Dea triplice (3 Marie): Vergine luna crescente, Donna luna piena, Anziana luna calante; operanti integrando il principio femminile insieme a quello maschile in un’unica manifestazione: lo Spirito. Erano insegnanti, guaritrici, taumaturghe ed esorciste. Anche le dinastie medioevali Merovinge e Carolinge ne erano in diretta discendenza.

Intorno all’anno 1000, a reazione della crescente corruzione e dissennatezza della chiesa cattolica, sorge la setta eretica dei Catari (che significa “I Puri”), che derivano dai Manichei. L’ordine segreto è formato nella maggior parte da donne. Sono vegetariani e pacifisti. Hanno come riferimento la Madonna nera, la maddalena, cristo e il nuovo testamento. Continuano la tradizione e l’insegnamento gnostico delle dottrine e terapie essene. Intorno al 1200, la chiesa attuerà la più aspra e feroce delle persecuzioni: la crociata bandita contro i Catari prevedeva l’uccisione e il massacro sistematico, compresi donne e bambini, di tutti i seguaci della dottrina. Ne furono uccisi a migliaia, anche i Templari dovettero, seppur con riluttanza, partecipare a questa guerra santa, e poco tempo dopo anche loro vennero sterminati. Ancora oggi ci si chiede cosa abbia potuto scatenare così tanta ferocia nella lotta ad una eresia come ve ne erano tante all’epoca. Molte teorie riguardano un segreto pericolo per la chiesa, custodito dai Catari, lo stesso segreto che la Maddalena avrebbe portato con se dalla Palestina: la progenie di Cristo, il Sangue Reale, in altre parole il Graal. La follia femminicida del clero era solo all’inizio, cominciava l’inquisizione e la caccia alle streghe. Durò per circa 500 anni. Ci furono più di un milione di persone, in particolar modo donne, catturate, interrogate sotto torture atroci e processate. Erano tutte guaritrici, levatrici, erbarie e sante eremite. Le esecuzioni, solo quelle documentate, al rogo, furono più di centomila. La popolazione mondiale in quel periodo non superava i 50 milioni. Milioni di manuali e di testi sacri considerati eretici furono bruciati, a migliaia i laboratori alchimici distrutti. Fu l’epoca più oscura della storia. L’usurpazione del potere Femminile sacro era completata e apparentemente irreversibile.

Nella metà del 1300 arriva la peste nera, che durerà molti anni. Nessuno sarà in grado di contrastarla e morirà metà della popolazione mondiale

Per questo trattato trovo inutile parlare di Rinascimento e di Illuminismo. Imbarazzante citare il Risorgimento e stenderò un velo pietoso sulla prima e seconda guerra mondiale. Avevo una nonna nata nel 1900 che votò per la prima volta all’età di 46 anni, perché fino ad allora le donne non avevano diritto al voto. Si votava ad un referendum per decidere se instituire la Repubblica o preservare la Monarchia. Mia nonna aveva potuto fare solo la prima elementare e votò a favore del re. Negli anni 70 arrivò il Femminismo e la New Age. Dopo più di 4000 anni il predominio del patriarcato era messo in discussione. Le donne nel movimento femminista hanno cercato di riportare nella società la parità dei diritti nei rapporti civili, economici, giuridici, politici e sociali rispetto all’uomo. Ma hanno commesso un errore nel dire: “io sono come l’uomo”, nel mettersi i blue jeans e nell’agire come un uomo; nel fare tutto questo la donna non si è riposizionata nella società nella sacrosanta e giusta posizione del vero Femminile. Il grave errore è che la donna non è uguale all’uomo. La donna è diversa, molto diversa. La donna incarna il contatto con l’assoluto. Iniziare ad agire nella società come un uomo, scimmiottando gli uomini non è riprendersi il proprio potere. Questo ha generato tutta una serie di problematiche. Questo è il motivo per il quale oggi molte donne soffrono di forti dolori mestruali, di tumori di vario tipo nelle zone femminili e di osteoporosi. E c’è un perché per tutto questo: il perchè è nel fatto che non è più lei che connette la società al Divino. È ancora una società prettamente maschile, dove regna l’apparenza, dove ci si concentra sull’esteriorità, la forma. Siamo concentrati sull’azione e non sull’Essere, siamo concentrati sul pensiero e non sull’Intuizione. E questo porta l’uomo e la donna ad essere in una costante competizione. Non collaborano per curare, non si uniscono in un matrimonio spirituale Animico per creare una società armoniosa, ma si sgomitano ed è tutto un attrito. Anche il movimento New Age che è un movimento estremamente femminile, nato per riconnetterci al Cuore, è arrivato per rompere e distruggere i vecchi schemi del patriarcato e sbarazzarsi di vecchie regole sociali e apparenza, così da arrivare alla vera essenza delle cose. Ma anch’esso, che era partito bene, ha poi commesso gravi errori. Questo essere troppo femminili, troppo a contatto con un Divino astratto, questo essere sempre in introspezione ci ha sconnessi dalla realtà, dalla concretezza del maschile e della materia. Questo movimento ha fatto diventare demoniaco tutto ciò che era materiale. Non deve esserci separazione tra spirito e materia. Questo gli Esseni lo sapevano bene. Non c’è armonia nel fanatismo e nell’estremismo. Ancora una volta siamo stati depolarizzati; avevamo l’occasione di trovare il nostro vero maschile e il nostro vero femminile e invece ci siamo persi di nuovo.

Un esempio di questo femminile aberrato si ottiene osservando le donne nella politica, ad esempio. La le Pen, la Clinton, la May, la Merkel… in queste donne non ho visto il principio femminile, non ho visto l’ascolto, non ho visto il perdono, non ho visto accoglienza, non ho visto l’amore, non ho visto la compassione, non ho visto la Madre, non ho visto la Figlia, non ho visto la Sposa. Ho visto delle donne con corazze e affilate armi invisibili che facevano la guerra. Nei millenni sono stati deviati tutti i simboli che ci riconnettevano allo spirito. Uno di questi è il sangue mestruale. Il ciclo mestruale è diventato il peccato originale. La Donna è stata punita perché Eva è stata la peccatrice, la tentatrice. Mentre invece è stato il principio femminile sacro che si incarnava, ispirava e iniziava il maschile in un processo di evoluzione che lo avrebbe portato a separarsi dal Demiurgo, per fare esperienza e per evolvere nel libero arbitrio. È lei, il principio femminile che intuisce, dal punto di vista animico, dove bisogna andare, cosa bisogna fare per evolvere veramente. E lo trasmette al maschile in modo tale che lo agisca e lo concretizzi. Il ciclo mestruale è quel periodo del mese dove la donna è estremamente connessa con le energie cosmiche, questo perché durante il mese accumula tutto quel quinto elemento che è l’eterico. L’eterico è quell’elemento non specializzato che occorre per creare ogni forma di vita. Se non ci fosse non ci sarebbe la vita. La materia si crea prima ad un livello eterico di matrice, come uno stampo, e successivamente si plasma riempito degli altri elementi (fuoco, aria, acqua, terra). Quando la donna arriva al culmine di questo accumulo ed è al massimo dell’aumento vibrazionale, diventa un ponte tra il mondo fisico e i mondi sottili. Infatti in altre civiltà, in altre epoche, la donna in questa fase si allontanava dalla comunità, non veniva cacciata, si allontanava in capanne sacre nei boschi o in grotte magiche, con altre donne nello stesso stato, perché era in uno stato di sensibilità estremamente particolare. Non era più tanto nel mondo fisico ma in una dimensione parallela. E in questo stato di coscienza alterata riceveva dei messaggi dalla vita, dal cosmo, da esseri superiori. Riceveva delle verità, illuminazioni, soluzioni. Cose che avrebbe poi successivamente portato e trasmesso alla comunità, per fare guarigioni o per risolvere problemi di ogni genere.

Oggi tutto questo è andato perso e va ritrovato. Oggi in questa gretta società maschile, basata solo sulla produzione, sull’efficienza e sul rendimento, il ciclo mestruale è un grosso problema, come è un grosso problema la gravidanza. Perché la donna non è lucida come le viene richiesto, non vuole e non può produrre a livello fisico come richiesto dai canoni maschili.

Un altro simbolo importantissimo che si è perso e che è stato trovato e travisato è l’energia femminile sessuale sacra.
Ma anche di questo tratteremo nel capitolo “La coppia tantrica”

Auronur